Benoit Michel

Una storia di viticoltori appassionati

Nel cuore della viticoltura dello Champagne, la famiglia Michel iniziò a lavorare le prime vigne nel 1847. La produzione di bottiglie di champagne arrivò poi all’inizio del XX secolo. I viticoltori pionieri della famiglia non immaginavano che la loro avventura sarebbe continuata quasi due secoli dopo.

Lo champagne Benoit Michel affonda le sue radici in questa cultura vitivinicola secolare aggiungendo una propria filosofia ispirata alle principali questioni attuali dello Champagne. Questo connubio tra tradizione e modernità si esprime attraverso annate dalla forte identità.

I vigneti di Benoit sono distribuiti sui pendii meridionali di Epernay, nella valle della Marna e nella Côte des Blancs. Offrono quindi un mosaico di terroir e altrettante possibilità per l’evoluzione delle loro annate. Le viti, di età media 40 anni, gli permettono di privilegiare la concentrazione degli aromi nella resa.

Benoit si impegna per valorizzare le colline della Champagne e preservare la biodiversità del vigneto. È in quest’ottica che nel 2019 ha aderito alle certificazioni Alto Valore Ambientale (HVE) e Viticoltura Sostenibile in Champagne (VDC).

Già nel 1959, il padre di Benoit, Guy Michel, aveva scommesso sull’invecchiamento delle bottiglie in cantina. Credeva che gli champagne lasciati sui lieviti per diversi anni avrebbero raggiunto il loro massimo potenziale. Fu lavorando con il padre che Benoit sviluppò la sua sensibilità per il vino. Vero sperimentatore, nel 2004 gli viene affidata la vinificazione della Maison Guy Michel.

Nella sala delle botti, Benoit vinifica i suoi champagne utilizzando i migliori mosti della vendemmia. Lavora principalmente con vasche di acciaio inox che gli permettono di preservare la freschezza dei vini, fondamentale per il lungo affinamento delle bottiglie in cantina. Non effettua la fermentazione malolattica per preservare l’acidità naturale necessaria al buon equilibrio degli champagne.

Dal 2006, Benoit utilizza botti e demi-muid della Borgogna per alcune delle sue annate, per conferire loro rotondità e complessità.

Ancora oggi Benoit perpetua e completa questo know-how per produrre i suoi millesimati.